Guzaj beve con i gendarmi

La storia racconta che una volta Guzaj avesse annunciato che si sarebbe trovato alla taverna Štatvin, a Celje, alle ore 16 e che i gendarmi, se avessero voluto vederlo, avrebbero potuto farlo a quell’ora. Pur non credendogli più di tanto, i gendarmi andarono ugualmente ad aspettarlo… Per quel giorno Guzaj si era offerto di fare da padrino ad alcuni conoscenti di Zagabria e, una volta terminato il rito, si presentò alla taverna dove lo stavano aspettando i gendarmi con gli occhi ben aperti per non farselo scappare, magari travestito da donna, come Guzaj aveva già fatto in passato. L’allegra compagnia del battesimo beveva alla taverna mentre il padrino salutava tutti i partecipanti. Anche i due gendarmi vennero invitati a spegnere la sete in onore del neonato appena battezzato. Seppur titubanti a causa della possibilità che Guzaj potesse sfuggir loro proprio in quel momento, alla fine cedettero all’invito del padrino che era un interlocutore davvero piacevole. Visto che il bambino era diventato noioso, la compagnia si sciolse e tutti andarono a casa. I gendarmi, però, continuarono a bere e ad aspettare fino a quando scoccarono le ore quattro. Nel mettere in ordine togliendo i bicchieri dal tavolo, una cameriera della taverna trovò sotto ad uno di essi un biglietto firmato Guzaj che conteneva le seguenti parole: »Ho mantenuto la parola oppure no? Guzaj vi augura di divertirvi e vi saluta cordialmente!«

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